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Buonanotte a tutti.
Parole in cui ho trovato un rassicurante senso di comunità. I tutti di cui si racconta sono topi, lepri, cervi, orsi, mentre i nostri occhi si fanno spazio fra cornici, porzioni di pagina e progressioni di colore.
Mamma Orsa e Piccola Orsa sono le protagoniste di una narrazione in cui concorrono tutti gli elementi dell’albo.
Il taglio verticale del foglio in quinti – che si prestano ad essere anche delle quinte, accompagna meticolosamente il nostro sguardo nell’evoluzione della storia, ci invita a fare salti, tornare indietro, muoverci nell’avanzare della notte.
I colori fluo del paesaggio si contrappongono alle gradazioni di blu che danno volume agli animali, lo stesso blu è anche il connettore cromatico che sancisce il passaggio dalla veglia al sonno, che esalta la brillantezza delle stelle in cielo, dall’emisfero Nord all’emisfero Sud.
A H…Y A W N – è il suono che vediamo e sentiamo nel suo crescere, fra uno stiracchiamento e l’altro.
Z z z Z Z Z z z z è un inciso grafico che si fa sempre più marcato fra un sospiro e un russare.
Nel tergiversare e rimandare il più possibile il momento di andare a dormire di Piccola Orsa, sono proprio tagli in pagina, i suoni visivi, il bianco che incornicia o separa, a condurci pagina dopo pagina nel grembo della notte, come in un grande abbraccio, sotto il cielo stellato.
“Giochiamo?”
È l’ora di andare a dormire – “buonanotte topi, buonanotte lepri, buonanotte cervi, buonanotte a tutti”
Buonanotte a tutti
Chris Haughton
Lapis Edizioni